PROSSIMI APPUNTAMENTI e INFO

30.3.10

Giovedì 01.04.10 ore 20.40 c/o Biblioteca Civica di Chieri



Nietzsche
filosofo e poeta


lezioni di

Roberto Lupis 


Valentina Martini

docenti e collaboratori del Quintiliano

 Chieri 

Biblioteca Civica 
Nicolò e Paolo Francone

Sala Conferenze

ore 21

per la rassegna

FILOSOFIA IN BIBLIOTECA

dalla Q TV 
qualche immagine dell'incontro nei seguenti link

altre nostre produzioni sul legame fra 
Nietzsche, Wagner e, poi,  Bizet

NOSTRA RECENSIONE
Dario Coppola




Un frammento della stessa pietra filosofale! Scherzi a parte: puro, raffinato e di alto profilo, con versi sublimi, espressi nella stessa lingua madre del filosofo-poeta o poeta-filosofo, dal sapore decadente e dal luccicore simbolista.
Unica caduta di stile: le solite banali domande (ma sono domande?) del pubblico...

29.3.10

Martedì 30.03.10 ore 20.10 c/o Cinema Massimo








Happy Family





Un film di Gabriele Salvatores. Con Fabio De Luigi, Diego Abatantuono, Fabrizio Bentivoglio,Margherita Buy, Carla Signoris.


Commedia, durata 90 min. - Italia 2010.





La vitalità del cinema nel nuovo sogno di mezza estate (milanese) di Gabriele Salvatores


Marianna Cappi






Filippo e Marta hanno sedici anni e la ferma decisione di sposarsi. Marta dovrà persuadere i suoi genitori, passando sopra l’isteria della madre e l’indolenza del padre, Filippo dovrà convincere la madre ma può contare sulla benedizione del suo secondo marito, Vincenzo. Alla cena che riunisce alla stessa tavola i figli cocciuti e i parenti sballati, finisce anche Ezio, il narratore di questa storia, coinvolto da un incidente in bicicletta e convinto da un colpo di fulmine in ascensore.


Salvatores "fait du cinema”, nel senso in cui i francesi usano la locuzione per dire “mente, inventa, dice cose che non sono vere”, ma lo fa scopertamente, mostra il dispositivo, si chiede e ci chiede cosa, in fondo, sia vero e cosa illusorio. I suoi personaggi escono ancora una volta da uno schermo, come fanno quelli di Majakovskji, Buster Keaton o Woody Allen, anche se questa volta è lo schermo di un computer, un monitor. Non è questo genere di boutade che interessa forse al regista, ma egli pare servirsi del fortunato testo di Alessandro Genovesi per “monitorare” lo stato di un sistema in evoluzione e “ammonire” tutti quanti, in platea o dietro le quinte della macchina produttiva, rispetto alla paura di cambiare, di provare sentieri nuovi, di muovere ciò che è fermo, dato, riconoscibile. Come i sei personaggi di Pirandello in cerca di autore (un testo che, non a caso, avrebbe da sempre voluto tradurre in cinema Godard), Salvatores e i suoi compagni di viaggio rivendicano con brio la possibilità di un cambiamento all’interno dell’apparentemente immutabile tradizione del realismo nella messa in scena cinematografica italiana.


Happy Family gioca con la filmografia del suo creatore e con il cinema altrui –soprattutto quello di Wes Anderson (Rushmore, I Tenenbaum) ma anche I Soliti Sospetti e 8 e ½ (la malinconica bellezza di Bentivoglio)- per costruirsi ancora una volta lungo la spina dorsale di ciò che davvero interessa e riempie il modo di fare cinema di Salvatores, almeno da Nirvana (dove Abatantuono era già protagonista di un videogioco) in poi, vale a dire la contaminazione tra i media e i loro differenti linguaggi. Teatro, letteratura, immagini della Storia (Milano di notte, così vera da sembrare fantastica) e storia delle immagini (le tante citazioni): come fa Ezio con quel che ha in casa – una pallina della lavatrice, un disco di Simon e Garfunkel, una cartolina da Panama - Salvatores crea sempre a partire da ciò che ama ma non conosce replica o duplicato. Lasciata la pioggia fredda e senz’anima di Come Dio Comanda approda con altrettanta intensità di fattura e risultato alla commedia. Ancora padri e figli e sogni di libertà, ma ora anche madri e figlie, una vecchia e un cane. La famiglia si amplia, il cinema italiano con lei.

26.3.10

Venerdì 26.03.10 ore 20.40 SENTIMENTI CONSERVATI al Centro italo-arabo Dar al-Hikma

Venerdì 26.03.10 ore 20.40
Younis Tawfik
 ci segnala
FILM
SENTIMENTI CONSERVATI
di
Abdel Kader el Azhari 

segue il dibattito con l'assessore
Ilda Curti
 al Centro Italo Arabo Dar al-Hikma in via Fiochetto 15 Torino

24.3.10

Giovedì 25.03.10 Quintiliano con la Rai per una notte (almeno)

Quintiliano partecipa all'iniziativa
RAI PER UNA NOTTE
a Torino in Piazza Carlo Alberto
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Altri maxischermi


Via Verdi 31 di fronte al palazzo della Radio
lavoratoricpto@yahoo.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.



Circolo ARCI Fattore K
Via Cesare Balbo 10/d
info@yankuam.com Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.


Casa Umanista
Via Martini 4b
http://www.culturamista.it/




Via Verdi - Via Montebello
Donatella Rorro - doni_rorro@yahoo.it

15.3.10

EVENTO STRAORDINARIO martedì 23.03.10 Confronto dei candidati alle regionali PLACIDO - SALERNO con gli studenti

Nelle foto scattate al Teatro Baretti fra i due candidati, 
i nostri studenti Jacopo Villani e Alberto Saluzzo.

In occasione della campagna elettorale per le regionali 
Quintiliano è fra gli organizzatori di un incontro degli studenti 
- sulle politiche giovanili
 23 marzo 2010 
ore 15.30 
teatro Baretti
con i due candidati 

ROBERTO PLACIDO (PD) 
ROBERTO SALERNO (PDL)

 Moderatore
 VALTER CARASSO
giornalista

Venerdì 19.03.10 ore 18.05 c/o Cinema Reposi





Sette magnifici studenti direttamente dal Grassi, dal Politecnico, da Palazzo Nuovo e dal Liceo Alfieri  per vedere e apprezzare insieme il film


SHUTTER ISLAND

di Martin Scorsese. Con Leonardo Di Caprio, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Michelle Williams,Patricia Clarkson.

Drammatico, durata 138 min. - USA 2010. - Medusa - VM 14




La scala a chiocciola di Scorsese conduce ad un regno fatto di misteri e ripetizioni

di Edoardo Becattini (mymovies)     


Nel 1954, i due agenti federali Teddy Daniels e Chuck Aule vengono inviati con un battello a Shutter Island, a largo della costa est, per investigare sull'improvvisa scomparsa di una pericolosa infanticida residente presso l'istituto mentale Ashecliffe, Rachel Solando. Il direttore dell'istituto, il dottor Cawley, e i vari infermieri sostengono che la madre assassina si sia come dileguata dalla sua stanza senza lasciare alcuna traccia, ma l'agente Daniels pare nutrire fin dal principio dei forti sospetti sul modo di condurre l'ospedale da parte del dottor Cawley e del suo medico assistente, il dottor Naehring. Un uragano costringe i due agenti a protrarre il soggiorno sull'isola, durante il quale le indagini proseguono e particolari sempre più inquietanti emergono, mentre Daniels continua ad avere delle visioni che riguardano la moglie defunta e le sue esperienze di guerra contro gli ufficiali nazisti.
Nell'anno del celebrato restauro di Scarpette rosse, due dei più grandi cineasti della modernità americana hanno pagato il loro personale tributo al capolavoro di Michael Powell e Emeric Pressburger. Francis Ford Coppola ne cita copiosamente delle parti in Tetro, mentre Scorsese, oltre ad averne curato in prima persona il restauro, struttura il suo Shutter Island come quella stessa infinita scala a chiocciola che viene percorsa da Vicky nel finale del film. Ma se il punto di riferimento è lo stesso, completamente opposti sono i sensi che guidano il loro operare. Per Coppola, Scarpette rosse è un modello da imitare, un ideale di rinascita da proporre al cinema contemporaneo ora che il mezzo digitale permette di tornare a quel tipo di fantasia immaginifica. Al contrario, per Scorsese quella spirale infinita rappresenta la capitolazione di un tipo di cinema che non è più riproducibile nell'era della simulazione e della ripetizione. 
La spirale è quindi la forma che sceglie per raccontare questa gothic novel che accumula strato dopo strato suggestioni, visioni, ricordi, angosce e paranoie per arrivare ad una soluzione finale che cerca di sciogliere i misteri e di sorprendere lo spettatore con un twist non troppo imprevedibile. Ma manipolare lo spettatore non è mai stato uno dei passatempi preferiti di Scorsese, quanto piuttosto l'idea di raccontare dei personaggi manipolati dall'impossibilità di aderire alla realtà. Con Shutter Island, il regista italo-americano arriva in un certo senso a proporre la definitiva consacrazione dell'uomo avulso dalla realtà e della follia come forma unica di sopravvivenza. Per dare enfasi all'idea, riprende il suo personaggio quasi sempre per tagli trasversali o obliqui, insistendo nel catturarlo dal basso verso l'alto per enfatizzarne la distanza. Il personaggio di DiCaprio diviene così l'ennesimo man of violence della sua filmografia, colui che lotta brutalmente per cancellare la sua memoria e restare attaccato al proprio mondo. Ma eliminare i ricordi (le immagini, il cinema) significa inevitabilmente creare dei fantasmi, manipolare una serie di immagini preconosciute della Storia (cosa che fa nei ricordi dei campi di concentramento con il carrello che segue un'esecuzione quasi coreografica dei gerarchi nazisti all'ingresso del campo di Dachau) e, in ultima analisi, confessare l'impossibilità di far pace con la verità. 
Da questo punto di vista, Shutter Island porta a compimento un discorso che Scorsese pare condurre da quando il suo cinema si è fatto più ampio, più accademico: l'incapacità di raccontare un mondo dove non domina solo la violenza, ma soprattutto la dissimulazione, di immaginare qualcosa di nuovo laddove tutto appare una ripetizione, un rifacimento. In fondo alla sua scala a chiocciola fatta di mistero e di suspense, Shutter Island pare raccontare proprio questo: nell'era contemporanea, il sonno della ragione non genera più mostri, ma fantasmi, doppi, simulacri di qualcosa che è già stato visto o vissuto.



particolare dalle Storie di Ulisse di Pellegrino Tibaldi

Mercoledì 17.03.10 ore 20 c/o Cinema Romano

Niccolò Cherasco, Flavio Mergotti (universitari) e il prof. Coppola hanno visto e analizzato il film Donne senza uomini

Un film di Shirin Neshat, Shoja Azari. Con Pegah Feridoni, Arita Shahrzad, Shabnam Toloui, Orsolya Tóth, Navíd Akhavan, Mina Azarian, Bijan Daneshmand, Rahi Daneshmand, Salma Daneshmand, Tahmoures Tehrani, Essa Zahir
Titolo originale Zanan-e Bedun-e Mardan. Drammatico, durata 95 min. - Germania, Austria, Francia 2009. - Bim Tehran, 1953. Durante il conflitto per emancipare la Persia dalle potenze europee e ottenere la nazionalizzazione della Anglo-Iranian Oil Company, quattro donne di diversa estrazione sociale cercano di sopravvivere ai loro destini tragici e determinati (da padri e fratelli). Munis è una giovane donna con un'appassionata coscienza politica che resiste all'isolamento impostole dal fratello, Faezeh sogna di sposare l'uomo che ama, Fakhiri, sposata senza amore, lascia il marito e riaccende la fiamma di un sentimento trascorso, Zarin è una prostituta abusata dagli uomini di cui non distingue più i volti. A un passo dalla democrazia, sfumata con un golpe militare organizzato dalla CIA, Munis, Faezeh, Fakhiri e Zarin lasceranno la città per la terra, uno spazio prodigioso e bucolico dove dimenticare i soprusi, la sopraffazione, la violenza, il suicidio, lo stupro. Ma fuori dalle mura la Storia avanza, assediandone le vite e le speranze.

Trasposizione (sur)realista e magica del romanzo omonimo di Shahrnush Parsipur, Donne senza uomini segna il debutto alla regia di Shirin Neshat, intensa e sensibile artista iraniana che ha scelto di vivere e lavorare in America. Il film presenta una costruzione circolare per cui tutto torna inevitabilmente allo stesso punto e nulla si modifica davvero. Il cerchio è creato dai vari segmenti narrativi: quattro donne, quattro storie di isolamento e di esclusione che si intrecciano attraverso gli spostamenti delle protagoniste, agitate tanto e inutilmente per ritornare nel buio da dove venivano. Munis, Faezeh, Fakhiri e Zarin si muovono in un cerchio limitato dagli uomini e la lunghezza del loro raggio d'azione è determinata dalla cultura iraniana.

Soffocate in una struttura chiusa, perfetta e senza vita dalla crudeltà dello sguardo maschile, le donne senza uomini di Shirin Neshat sono private di ogni diritto e non hanno diritto alla felicità. Niente speranza e niente abbandono, è impossibile lasciarsi andare per chi è costretto a essere sempre vigile, prudente e misurato. Donne senza uomini è spasmodico nella ricerca formale che vorrebbe illustrare l'oppressione, renderla intollerabile, rimbalzarci contro e rialzarsi. Perdonati e perdonabili alcuni momenti di autocompiacimento, l'opera prima della Neshat apre e chiude lo sguardo su un mondo cristallizzato dove l'uomo occupa fisicamente e politicamente ogni spazio e dove le donne hanno solo gli sguardi per narrare le loro (non) vite.

 Marzia Gandolfi (mymovies)

12.3.10

Quintiliano segnala Canale 150

CANALE 150 – Gli italiani di ieri raccontati dai protagonisti di oggi
Alcune anticipazioni relative all’evento di Torino del 17 marzo 2010:
PROGRAMMA PRIMO APPUNTAMENTO
17 marzo 2010 - Foyer del Toro, Teatro Regio di Torino
Nell’ambito del “meno uno” a Esperienza Italia, i festeggiamenti per i 150 anni
dell’unità d’Italia che si terranno a Torino e in Piemonte.
Ogni performance dura 25 minuti. Modera gli appuntamenti: Gianluigi Ricuperati
Ospiti/biografi proposti per il primo incontro:
dalle ore 10.00 alle ore 12.00
Biografie per bambini
Elena Castagnoli e Federico Bava raccontano Carlo Collodi
(segue premiazione concorso di disegno per scuole elementari)
dalle ore 15.30 alle ore 24.00

Biografie
Renata Einaudi racconta Cesare Pavese (http://www.youtube.com/watch?v=6Q9bRY4RN_Y)
Alberto Campo racconta Rino Gaetano
Chiara Zocchi racconta Antonia Pozzi
Piero Negri Scaglione racconta Beppe Fenoglio
Alain Elkann racconta Alberto Moravia
Fulvio Ferrari racconta Carlo Mollino
Marco Rainò racconta Enzo Venturelli
Davide Mattiello racconta Mauro Rostagno (http://www.youtube.com/watch?v=XBYJHICikW4)
Canale 150 specifica che le informazioni sono indicative e potranno essere
soggette a variazioni.

9.3.10

Giovedì 11.03.10 ore 20 40 Benjamin Britten e dintorni al Conservatorio (ingresso gratuito)






Intorno a Britten






Conservatorio “Giuseppe Verdi” Piazza Bodoni 6 Torino







Archi orchestra da camera 
Roberto Righetti primo violino concertatore

















Edward Elgar(1857-1934)
Serenade








Henry Purcell (1659-1695)
Chacony in sol minore
(arrangiamento per orchestra d'archi di Benjamin Britten)













Lennox Berkeley (1903-1989) Serenade








Michael Berkeley (1948)
Coronach









Benjamin Britten (1913-1976)
Simple Symphony

Jacopo Villani, Irene Fusi (Liceo Giusti), Lorenzo Piraino (Liceo D'Azeglio) e Diego Villani (Conservatorio G. Verdi) hanno preso parte alla serata musicale del Quintiliano.








martedì 16.03.10 ore 20 Concerto Lingotto Musica 







 Budapest Festival Orchestra



Iván Fischer direttore Anton Kuerti pianoforte


Beethoven


Ouverture a Le creature di Prometeo op. 43
Concerto n. 4 in sol maggiore per pianoforte e orchestra op. 58
Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore op. 60

c/o Auditorium Giovanni Agnelli


Hanno partecipato, col prof. Coppola,  Emanuele Amo (Liceo Giusti) e Alessia Carrera (Liceo Alfieri)

4.3.10

Lunedì 08.03.10 c/o Sala 500 Lingotto ore 20

Bach
Suite n. 3 in do maggiore per violoncello solo BWV 1009







Hindemith
 Sonata per violoncello solo op. 25 n. 3


Cassadò
Suite per violoncello solo




eseguiti da

Miriam Prandi
 violoncello
Il Quintiliano era presente alla serata rappresentato da Alberto Zanello e dal prof. Coppola

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SEDE via Filadelfia, 42 - 10134 Torino, Italy
Consiglio Direttivo: Presidente: Dario Coppola. Vice Presidente: Anton De Nicolò; Tesoriere: Stefano Marino. Per l'iscrizione all'Associazione si può richiedere il modulo in sede o a un membro del Consiglio Direttivo. Mail: ovidiodariocoppola@alice.it
L' ASSOCIAZIONE QUINTILIANO è stata ideata da Dario Coppola nel 2000

ed è stata fondata nel 2010 con Emanuele Amo, Davide Biagioni, Federico Garino, Irene Fusi, Alberto Saluzzo, Jacopo Villani, Alberto Zanello. A questi soci fondatori sono stati aggiunti, con nomina del presidente, Antonino D'Ambra e Daniele Grillo.

collegamento con Q TV

https://www.youtube.com/watch?v=IFy741kbxrQ

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BREVE STORIA dell'Associazione



ASSOCIAZIONE CULTURALE QUINTILIANO - Il 24 settembre 2010 viene costituita a Torino l'Associazione Quintiliano, che opera in città con i suoi comitati territoriali e laboratori scolastici. La fondazione deriva dall'esperienza laboratoriale iniziata nel 2001.
Nel 2001, a Torino, è partito il progetto del primo Laboratorio Culturale che, con le sue attività didattiche, ha contribuito e contribuisce alla costruzione della personalità degli studenti che ancora lo frequentano, aprendo loro gli orizzonti del sapere. Dopo una prima fase sperimentale, il laboratorio è stato ideato, dal prof. Dario Coppola, e ha così preso corpo nel 2004 con l'acronimo LDG, cioè Laboratorio Didattico del Giusti, il liceo torinese nel quale l'attività ha visto i suoi esordi raccogliendo l'eredità di un grande docente di quel liceo, alla cui memoria il laboratorio è perciò stato dedicato: si tratta del prof. Giorgio Balmas.
Dal 2007 il progetto ha allargato il suo raggio d'azione ed è diventato un laboratorio interscolastico al quale, nella IIIB (2008-09) del Liceo Alfieri, è stato attribuito dal fondatore il nome LC QUINTILIANO. Da allora, il laboratorio ha raggiunto con le sue proposte anche gli studenti e i docenti di altre prestigiose scuole torinesi, e della provincia, come il Copernico, il D'Azeglio, il Majorana di Moncalieri e di Torino, il Gioberti, il Cattaneo, il Ferraris, il Cottini, lo Spinelli, lo Steiner, il Gobetti, il Regina Margherita, il Grassi, il Conservatorio Verdi e - anche - l'Università degli Studi e il Politecnico di Torino.
Nel 2009 sono stati attivati nove laboratori paralleli del Quintiliano corrispondenti alle redazioni scolastiche attive nei settori dell'istruzione secondaria (scuole superiori) e degli atenei torinesi.
Nel 2010 viene stilato il progetto della costituzione di un'Associazione Culturale che comprenda i laboratori già attivi e quelli da attivare.

Le proposte culturali dei laboratori sono di vario tipo:

THEATRUM: visione di spettacoli, a teatro;

AUDITORIUM: ascolto di concerti;

CINEFORUM: visione critica di film al cinema; partecipazione a rassegne cinematografiche;

SYMPOSIUM: incontro, con cena, per socializzare e riflettere informalmente, a caldo, sullo spettacolo cui si è assistito, anche con l'ausilio di schede didattiche;

CIVES: approfondimenti su legalità, educazione alla cittadinanza, Costituzione Italiana;

LUDUS: appuntamenti etico-sportivi;

ETHNE: partecipazione alle iniziative multietniche del territorio;

PACHA MAMA: iniziative ambientali ed ecologiche;

GANDHI: iniziative non-violente contro ogni tipo di discriminazione;

AGORÁ: dibattiti su temi d'attualità per la formazione delle opinioni;

BIBLOS: presentazione di libri;
ARTIFICIUM: promozione dei talenti artistici dei nostri allievi ed ex-allievi e progettazione delle visite alle mostre d'arte;
MNEMOSYNE: recupero delle nostre origini culturali nella storia (viaggio nella memoria, rievocazioni, visite a mostre, spettacoli, conferenze, lezioni introduttive alla storia del teatro, del cinema, della televisione e della radio);
MONOGRAPHIA: presentazioni monografiche interdisciplinari di autori attraverso significative opere che hanno arricchito il nostro patrimonio culturale;
EXPERT: trattazione di tematiche, da parte di esperti, per conoscere meglio le dinamiche dei fenomeni che ci presentano l'attualità e la storia;
DOSSIER: approfondimenti, documentazioni, testimonianze, recensioni, raccolte, relazioni, ricerche e tesine;
IN ITINERE: viaggi di istruzione brevi fuori urbe;
CAUPONA: incontri per accrescere e raffinare la cultura enogastronomica;
AUGUSTA TAURINORUM: lezioni itineranti nei luoghi storici della nostra città, che hanno visto transitare i maestri del sapere, e che ancora ne conservano l'eco;

DHARMA: appuntamenti con la filosofia e la spiritualità;
BERUF: informazione e formazione economica;
REPORTER: la realtà fotografata ad arte (mostre fotografiche);
IN CONCERT: reading, tendenze musicali, concerti;
CINEFERIAE: visione critica di film su richiesta degli studenti durante le vacanze.

Inoltre, il settore Informazione dei Laboratori comprende:


MONITOR: avvisi e segnalazioni;
VADEMECUM: segnalazioni di eventi culturali nel territorio urbano;
IN AETHERE: la cultura in tv o via radio;
NEWS: notizie dalle scuole collegate col nostro laboratorio;
WEB: notizie dalla rete.

Nel 2009 sono stati aperti anche:
1) un gruppo ufficiale su Facebook;
2) un canale video "LC QuintilianoTV" su YouTube, che consente un'espressione ulteriore della creatività comune di chi continua a costruire i nostri laboratori.
Gli studenti "storici" che, negli anni passati, hanno contribuito, insieme a decine di altri, con il coordinatore a condurre QUINTILIANO sono stati:

GUGLIELMO SANDRI GIACHINO (2005-06)
NICOLO' STROCCO (2006-07)
FLAVIO MERGOTTI (2007-08)
FEDERICO GARINO (2008-09)
ALBERTO ZANELLO (2008-09)
DAVIDE BIAGIONI (2008-09)
FEDERICO SILVESTRI (2008-09)
JACOPO VILLANI (2009-10)
ALBERTO SALUZZO coordinatore della costituenda Associazione Culturale (2009-10)


dal 24 settembre 2010:

data della costituzione dell'Associazione Quintiliano
Elezione del primo
Consiglio Direttivo (2010 - 11)
Presidente: Dario Coppola. Vice Presidente: Davide Biagioni (da settembre a dicembre 2010); Emanuele Amo (da gennaio 2011); Tesoriere: Federico Garino; Segretario: Alberto Saluzzo (da settembre 2010 a gennaio 2011); Davide Biagioni (da febbraio 2011); Altri Consiglieri: Alberto Zanello, Jacopo Villani, Antonino D'Ambra, Irene Fusi, Daniele Grillo.


dal 24 settembre 2011:
secondo Consiglio Direttivo (2011-12)

Presidente: Dario Coppola; Vice Presidente: Anton De Nicolò; Tesoriere: Stefano Marino; Segretario organizzativo: Ario Corapi (da settembre 2011 a marzo 2012); Jacopo Villani (da marzo 2012). Comitato esecutivo: ai consiglieri sopra citati si aggiungono i sottotesorieri Alessandro Minetti, Jacopo Villani (fino a marzo 2012), Ario Corapi (da marzo 2012) e i sottosegretari Bernardo Basilici Menini, Marcello Fadda.





L'ASSOCIAZIONE NEL PERIODO COMPRESO FRA IL 2013 E IL 2019 ENTRA IN PAUSA E SI LIMITA SOLO A PROMUOVERE EVENTI DI ALTRE ASSOCIAZIONI. NEL 2019 SI TENTA DI RIPRENDERE MA ARRIVA LA PANDEMIA. COL 2022 RIPARTONO I GRANDI EVENTI. LA COMUNICAZIONE SI ARRICCHISCE INOLTRE DEL CANALE INSTAGRAM quintiliano_associazione SEDE ATTUALE: via Filadelfia, 42 Torino Prima sede legale: piazza Vittorio Veneto 13, Torino

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