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25.7.09

Il capolavoro di Lars von Trier

Sono entrato in sala col pregiudizio di chi ha un po' di fede nel giudizio della critica, ossia quello che si riflette nelle flebili e poco feconde menti della massa dopo aver letto e ascoltato i cosiddetti "critici", quelli che di mestiere fanno recensioni che, stavolta, non erano proprio il massimo...




Nel corso del film sono stato invece affascinato, come sempre, dallo stile di Lars von Trier impareggiabile e inconfondibile.




Il ricordo è andato subito a Dogville, diviso in nove affascinanti capitoli... (http://www.youtube.com/watch?v=zmLfE6UiEHE&feature=related)
Qui, anche se più lunghi, ce ne sono solo quattro, incorniciati in un prologo e un epilogo molto raffinati.





Mi sono trovato dinanzi a un capolavoro estetico, in cui emerge una Weltanschaunng panteista e immanentista, alla maniera di Giordano Bruno, di Spinoza, di Fichte o, ancor meglio, di Schelling; visioni oniriche idealiste, romantiche, alla Novalis (si pensi a I Discepoli di Sais) totalmente immerse nella Natura che richiamano, per contrasto, un panismo di dannunziana memoria.

Non solo!

L'opera di Trier è un viaggio nel tempo che ci riporta esplicitamente nel Medioevo, epoca della caccia alle streghe ma anche epoca della donna angelicata.


E proprio dai fumi e dalle caligini di quel tempo s'intravedono, nel film, la selva oscura di Dante e le tre fiere, qui enigmaticamente trasformate nei tre mendicanti, che fissano l'uomo, quasi come la Sfinge fa con Edipo, per dirgli che il Chaos regna sovrano.





















In una pasoliniana serie manieristica di citazioni all'ennesima potenza troviamo anche il riferimento a Henry Otto e al suo Dante's Inferno, film muto del 1927 che ha fatto la storia del cinema.















Il viaggio nel tempo è, tuttavia, solo un ingresso nell'inconscio per intraprendere un viaggio metafisico e psicoanalitico, che indaga le origini o, meglio, le radici dell'esistenza e della sessualità, e che porta proprio all'Eden. La Natura è una foresta di simboli, è l'inconscio, e l'ingresso in essa è la donna. Le scene del film si rifanno all'arte pittorica in rapporto con la Natura attraverso gli occhi di Trier, che rilegge e riprende immagini che ci fanno pensare un po' a Ofelia morta di John Everett Millais











o che esplorano l'inconscio, come le tele di Johann Heinrich Fussli






















e di Caspar David Friedrich (per il quale rimando alla tesina, contenuta in questo blog in http://laboratorioculturale.blogspot.com/2009/07/rapporto-delluomo-con-la-natura-di.html, del mio ex studente Valerio Toldonato), in modo cruento e delicato a un tempo: come un ossimoro, tanto caro al mio Maestro (Pasolini, ovviamente), che è implicito in questa opera come nelle altre di Trier. Le principali teorie freudiane, fanno da filo rosso, anzi filo verde in questo caso, e legano la trama che le sviluppa contrapponendole in un dualismo, che degenera dialetticamente in un duello finale fra l'uomo e la donna. Il sogno è il film stesso che perciò va analizzato e interpretato: in esso fra i lapsus, gli atti mancati, le rimozioni, l'isteria, la coazione a ripetere, s'intravedono chiaramente Eros vs. Thanatos, principio di piacere vs. principio di morte, fino alle sanguinolente scene che rappresentano il complesso di castrazione e l'invidia del pene. Non deve sfuggire tuttavia il riferimento a Edipo, che ho qui già evocato: il bambino nel film ha le scarpe girate al contrario, ha una malformazione del piede, e viene proprio forata nei pressi del piede sinistro la gamba dell'uomo dalla donna, un piede che emerge, in basso a sinistra, dalla tana in cui egli si rifugia come nel famoso dipinto Edipo e la Sfinge di Jean Auguste Dominique Ingres... ed Edipo significa proprio "piede gonfio". Tutto questo per significare nel film un altro tema freudiano il Complesso di Edipo, qui rovesciato, forse combattuto... è il bambino a morire subito, cioè la sintesi (quasi "clorofilliana") fra la tesi (il padre) e l'antitesi (la madre). La madre domina! La donna, ossia la Natura, la Madre Terra, la Chiesa di Satana, è forse l'Anticristo stesso. Alla fine, è l'uomo a vincere per Trier e, tuttavia, la donna si moltiplica e popola, fino a coincidervi, la Natura senza un volto riconoscibile, in una processione, solenne quanto nostalgica, accompagnata dalla musica del Rinaldo di Haendel: "Lascia ch'io pianga/ mia cruda sorte/ e che sospiri la libertà" (http://www.youtube.com/watch?v=vcCyL6hZhpk).


Necessità e libertà coincidono dunque nella Natura, nella Madre Terra e nelle sue profondità inconsce. Difficile è, perciò per Trier, nonostante i tentativi andare para fusein, contro Natura.











Un horror? Sì, ma è solo un pretesto... Chi va al cinema per spaventarsi è davvero da psicanalizzare... L'horror è solo lo specchietto per le allodole usato da Trier che vuole comunicare di più, molto di più al suo spettatore. Trier definisce questo film il suo capolavoro, come fece Pasolini per Salò. Anche in quel caso io, inizialmente, non capii ma poi mi resi conto di quanta grandezza ci fosse in quell'opera del Maestro, e credo che, anche per Trier, si possa ipotizzare lo stesso esito nel mio giudizio: Antichrist è davvero il capolavoro di Lars von Trier.


Dario Coppola







Con me hanno trascorso la piacevole serata dopo aver visto e apprezzato il film:

Jacopo Villani, Emanuele Rota, Niccolò Cherasco, Simone Barbatano, Paolo Carnelli



3 commenti:

Matteo Porretta ha detto...

questo film ancora non l'ho visto...però il fatto che i critici ne parlino male è uno stimolo in più per andarlo edere...mi piace rendermi conto di come i critici non dovrebbero nemmeno esistere...odio chi dà un voto da 0 a 10 adun'opera d'arte...non lo faccio mai quando ghiudico un film...quanti film meravigliosi non bisognerebbe vedere se si volesse dar retta a loro? tutto il cinema cult per esempio non riceve mai voti superiori al 3 (sul morandini)...

Matteo Porretta ha detto...

per andarlo a vedere (la tastiera mi rende balbuziente nello scritto)

Anonimo ha detto...

già... io l'ho trovato splendido! ci sono alcune scene molto forti, avvolte in un'estetica delicatissima.
dcop

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SEDE via Filadelfia, 42 - 10134 Torino, Italy
Consiglio Direttivo: Presidente: Dario Coppola. Vice Presidente: Anton De Nicolò; Tesoriere: Stefano Marino. Per l'iscrizione all'Associazione si può richiedere il modulo in sede o a un membro del Consiglio Direttivo. Mail: ovidiodariocoppola@alice.it
L' ASSOCIAZIONE QUINTILIANO è stata ideata da Dario Coppola nel 2000

ed è stata fondata nel 2010 con Emanuele Amo, Davide Biagioni, Federico Garino, Irene Fusi, Alberto Saluzzo, Jacopo Villani, Alberto Zanello. A questi soci fondatori sono stati aggiunti, con nomina del presidente, Antonino D'Ambra e Daniele Grillo.

collegamento con Q TV

https://www.youtube.com/watch?v=IFy741kbxrQ

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BREVE STORIA dell'Associazione



ASSOCIAZIONE CULTURALE QUINTILIANO - Il 24 settembre 2010 viene costituita a Torino l'Associazione Quintiliano, che opera in città con i suoi comitati territoriali e laboratori scolastici. La fondazione deriva dall'esperienza laboratoriale iniziata nel 2001.
Nel 2001, a Torino, è partito il progetto del primo Laboratorio Culturale che, con le sue attività didattiche, ha contribuito e contribuisce alla costruzione della personalità degli studenti che ancora lo frequentano, aprendo loro gli orizzonti del sapere. Dopo una prima fase sperimentale, il laboratorio è stato ideato, dal prof. Dario Coppola, e ha così preso corpo nel 2004 con l'acronimo LDG, cioè Laboratorio Didattico del Giusti, il liceo torinese nel quale l'attività ha visto i suoi esordi raccogliendo l'eredità di un grande docente di quel liceo, alla cui memoria il laboratorio è perciò stato dedicato: si tratta del prof. Giorgio Balmas.
Dal 2007 il progetto ha allargato il suo raggio d'azione ed è diventato un laboratorio interscolastico al quale, nella IIIB (2008-09) del Liceo Alfieri, è stato attribuito dal fondatore il nome LC QUINTILIANO. Da allora, il laboratorio ha raggiunto con le sue proposte anche gli studenti e i docenti di altre prestigiose scuole torinesi, e della provincia, come il Copernico, il D'Azeglio, il Majorana di Moncalieri e di Torino, il Gioberti, il Cattaneo, il Ferraris, il Cottini, lo Spinelli, lo Steiner, il Gobetti, il Regina Margherita, il Grassi, il Conservatorio Verdi e - anche - l'Università degli Studi e il Politecnico di Torino.
Nel 2009 sono stati attivati nove laboratori paralleli del Quintiliano corrispondenti alle redazioni scolastiche attive nei settori dell'istruzione secondaria (scuole superiori) e degli atenei torinesi.
Nel 2010 viene stilato il progetto della costituzione di un'Associazione Culturale che comprenda i laboratori già attivi e quelli da attivare.

Le proposte culturali dei laboratori sono di vario tipo:

THEATRUM: visione di spettacoli, a teatro;

AUDITORIUM: ascolto di concerti;

CINEFORUM: visione critica di film al cinema; partecipazione a rassegne cinematografiche;

SYMPOSIUM: incontro, con cena, per socializzare e riflettere informalmente, a caldo, sullo spettacolo cui si è assistito, anche con l'ausilio di schede didattiche;

CIVES: approfondimenti su legalità, educazione alla cittadinanza, Costituzione Italiana;

LUDUS: appuntamenti etico-sportivi;

ETHNE: partecipazione alle iniziative multietniche del territorio;

PACHA MAMA: iniziative ambientali ed ecologiche;

GANDHI: iniziative non-violente contro ogni tipo di discriminazione;

AGORÁ: dibattiti su temi d'attualità per la formazione delle opinioni;

BIBLOS: presentazione di libri;
ARTIFICIUM: promozione dei talenti artistici dei nostri allievi ed ex-allievi e progettazione delle visite alle mostre d'arte;
MNEMOSYNE: recupero delle nostre origini culturali nella storia (viaggio nella memoria, rievocazioni, visite a mostre, spettacoli, conferenze, lezioni introduttive alla storia del teatro, del cinema, della televisione e della radio);
MONOGRAPHIA: presentazioni monografiche interdisciplinari di autori attraverso significative opere che hanno arricchito il nostro patrimonio culturale;
EXPERT: trattazione di tematiche, da parte di esperti, per conoscere meglio le dinamiche dei fenomeni che ci presentano l'attualità e la storia;
DOSSIER: approfondimenti, documentazioni, testimonianze, recensioni, raccolte, relazioni, ricerche e tesine;
IN ITINERE: viaggi di istruzione brevi fuori urbe;
CAUPONA: incontri per accrescere e raffinare la cultura enogastronomica;
AUGUSTA TAURINORUM: lezioni itineranti nei luoghi storici della nostra città, che hanno visto transitare i maestri del sapere, e che ancora ne conservano l'eco;

DHARMA: appuntamenti con la filosofia e la spiritualità;
BERUF: informazione e formazione economica;
REPORTER: la realtà fotografata ad arte (mostre fotografiche);
IN CONCERT: reading, tendenze musicali, concerti;
CINEFERIAE: visione critica di film su richiesta degli studenti durante le vacanze.

Inoltre, il settore Informazione dei Laboratori comprende:


MONITOR: avvisi e segnalazioni;
VADEMECUM: segnalazioni di eventi culturali nel territorio urbano;
IN AETHERE: la cultura in tv o via radio;
NEWS: notizie dalle scuole collegate col nostro laboratorio;
WEB: notizie dalla rete.

Nel 2009 sono stati aperti anche:
1) un gruppo ufficiale su Facebook;
2) un canale video "LC QuintilianoTV" su YouTube, che consente un'espressione ulteriore della creatività comune di chi continua a costruire i nostri laboratori.
Gli studenti "storici" che, negli anni passati, hanno contribuito, insieme a decine di altri, con il coordinatore a condurre QUINTILIANO sono stati:

GUGLIELMO SANDRI GIACHINO (2005-06)
NICOLO' STROCCO (2006-07)
FLAVIO MERGOTTI (2007-08)
FEDERICO GARINO (2008-09)
ALBERTO ZANELLO (2008-09)
DAVIDE BIAGIONI (2008-09)
FEDERICO SILVESTRI (2008-09)
JACOPO VILLANI (2009-10)
ALBERTO SALUZZO coordinatore della costituenda Associazione Culturale (2009-10)


dal 24 settembre 2010:

data della costituzione dell'Associazione Quintiliano
Elezione del primo
Consiglio Direttivo (2010 - 11)
Presidente: Dario Coppola. Vice Presidente: Davide Biagioni (da settembre a dicembre 2010); Emanuele Amo (da gennaio 2011); Tesoriere: Federico Garino; Segretario: Alberto Saluzzo (da settembre 2010 a gennaio 2011); Davide Biagioni (da febbraio 2011); Altri Consiglieri: Alberto Zanello, Jacopo Villani, Antonino D'Ambra, Irene Fusi, Daniele Grillo.


dal 24 settembre 2011:
secondo Consiglio Direttivo (2011-12)

Presidente: Dario Coppola; Vice Presidente: Anton De Nicolò; Tesoriere: Stefano Marino; Segretario organizzativo: Ario Corapi (da settembre 2011 a marzo 2012); Jacopo Villani (da marzo 2012). Comitato esecutivo: ai consiglieri sopra citati si aggiungono i sottotesorieri Alessandro Minetti, Jacopo Villani (fino a marzo 2012), Ario Corapi (da marzo 2012) e i sottosegretari Bernardo Basilici Menini, Marcello Fadda.





L'ASSOCIAZIONE NEL PERIODO COMPRESO FRA IL 2013 E IL 2019 ENTRA IN PAUSA E SI LIMITA SOLO A PROMUOVERE EVENTI DI ALTRE ASSOCIAZIONI. NEL 2019 SI TENTA DI RIPRENDERE MA ARRIVA LA PANDEMIA. COL 2022 RIPARTONO I GRANDI EVENTI. LA COMUNICAZIONE SI ARRICCHISCE INOLTRE DEL CANALE INSTAGRAM quintiliano_associazione SEDE ATTUALE: via Filadelfia, 42 Torino Prima sede legale: piazza Vittorio Veneto 13, Torino

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